Sospesa , cammino sul filo sottile dell'inconsapevolezza cercando di riuscire a capire se quello che sembra.... sia effettivamente quello che dovrebbe essere.
Noi siamo o ci accontentiamo di essere quello che gli altri vorrebbero che fossimo?
Possediamo una conoscenza effettiva o siamo solo convinti di sapere?
Limitando la nostra capacità di essere pensanti, riduciamo la nostra capacità di pensiero solo alle informazioni che ci vengono trasmesse,nutrendoci così solo di una conoscenza approssimativa che ci fa rimanere nella mediocrità di umili pensieri? oppure, cerchiamo affannosamente di capire cosa ci porta ad essere ciò che siamo ovvero il prodotto autentico del lavoro introspettivo, derivante dal discernimento graduale delle azioni compiute nel percorso dell'esistenza e formazione culturale ?
Su quel filo ideologico, cammino nella mera convinzione che spesso non sappiamo scavare oltre quello che riusciamo ad immagazzinare ......indifferenti ed inattivi, osserviamo e lasciamo scorrere la nostra vita nella staticità, senza far nulla, senza muover dito o proferir parola, accettando solo quello che ci viene somministrato quotidianamente da istruttori che, propinano solo quello che è dato sapere.
Da questo mia riflessione... mi configuro tra la massa...tra i più ed allora, mi ergo sulle punte, per ampliare la mia visione e scavalco con lo sguardo della curiosa conoscenza, quello scoglio gigantesco ,che offusca la visuale.
Se tutto ciò fosse una manovra per farci restare ad uno stadio di non-conoscenza ,in modo tale da rimanere tutto invariato?
Gli uomini ,in tal modo,non si renderebbero conto delle loro potenzialità effettive.
Uscire dalla mediocrità significherebbe quindi far spaziare la mente rendendola libera dai limiti umani ,dalle costrizioni psicologiche,in modo da scorgere la verità......... divenuti pertanto padroni della libertà mentale si diventerebbe così poco assoggettabili a chi vuole ottenere e far subire un potere di supremazia.
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