sabato 18 marzo 2017

EMIGRANTI

                                                         

Occhi spenti e
scavate guance                                                                                  
alla ricerca
di un verde tesoro
chiamato :speranza.
Si affollano
su navigli provvisori
per  approdare
su un nuovo suolo
senza barriere.
Un ultimo sguardo
all 'amata costa
mentre
come bestie al macello
si ammassano
l'uno sull'altro
per non restare a terra.
Terra senza pane ma solo guerra
senza ricordi da portare via,
solo un sacco senza vestiti
riempito di sogni
acqua,pane e  frutti.
Passano i giorni
tra grida silenti
in quel mare che si agita
nella sua bianca schiuma
mentre ingordo aspetta paziente
d'inghiottir chi
cederà alla debolezza.
Un bimbo piange attaccato
ad un seno che non ha più latte,
una mamma disperata
lo stringe a sè
non ha più lacrime da versare.
Piccoli gusci di legno o gomma
sono la dimora della speranza
di persone vestite di stracci
che confidando nell'aiuto di un Dio
pregandolo  incessantemente
di non abbandonarli
ad un destino ancora più angosciante.








mercoledì 1 marzo 2017

FIGLI

                                                             






Nella mia quotidianità
giorno dopo giorno
goccia dopo goccia
uno stillicidio inclemente
sempre  presente.                                                        
Il mio cielo
costellato
di stelle buie e
ombre novembrine
capaci di ergere
un muro troppo alto
da poter essere scavalcato.
Silenzi rumorosi e
respiri affannosi
chiare esternazioni
dell'opprimente
morsa della paura
di non riuscire
a dimenticare
quell'arcaico dolore e
di sprofondare
nuovamente
nell' abissale dirupo.
Solitudine
mai appagata
per una morte inaspettata
che  ha lasciato vuote
minuscole braccia .
L'orologio della vita
indifferente
ha continuato a segnare
le sue ore ma
l'amore non vissuto
non è mai stato colmato
fin quando
una nuova pienezza
ha riempito
le braccia conserte.
Sotto un cielo opaco
una bimba  piangeva
ora una madre
si lascia cullare
da un sole riacceso
da abbracci infiniti e,
tanto attesi.
La morte prende ma
la vita dona e
l'incommensurabile
amore  dei figli
ha riempito
le vuote mani e
le pagine bianche
di un diario mai scritto,
con cuori nuovi e
abbracci sognati
cancellando quell'infido buio,
solitario compagno,
della vita mia.