mercoledì 30 giugno 2010
Voglia di volare
L'orgoglio
sabato 26 giugno 2010
La farfallina
venerdì 25 giugno 2010
La lacrima
giovedì 24 giugno 2010
Storie d'amore
martedì 22 giugno 2010
Vivi la vita
domenica 20 giugno 2010
LE FOGLIE MORTE
Oh! Vorrei tanto che tu ricordassi
i giorni felici quando eravamo amici.
La vita era più bella.
Il sole più bruciante.
Le foglie morte cadono a mucchi...
Vedi: non ho dimenticato.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti
e il vento del nord le porta via
nella fredda notte dell'oblio.
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi.
È una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti.
Ma il mio amore silenzioso e fedele
sorride ancora e ringrazia la vita.
Ti amavo tanto, eri così bella.
Come potrei dimenticarti.
La vita era più bella
e il sole più bruciante.
Eri la mia più dolce amica ...
Ma non ho ormai che rimpianti.
E la canzone che cantavi
sempre, sempre la sentirò.
È una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi
sabato 19 giugno 2010
Ricchezza
un'ora
un giorno
un anno
una vita
gioia, dolore, passione
amici, amanti, colleghi, familiari
a tutti voi ,
grazie per aver colmato le mie mani !!!
venerdì 18 giugno 2010
La normalità diventa eccezione
mercoledì 16 giugno 2010
A mio padre
Astro nascente
ODIO
martedì 15 giugno 2010
GIROTONDO
domenica 13 giugno 2010
DIRSI CHE E' NORMALE
Mi piace quando vuoi parlare
A mezza voce senza far rumore
Senza nemmeno accendere la luce perché
C’è qualcun altro che non vuoi svegliare
E poi mi piace che ti fai sentire
Ogni volta è banale ma ti sto ad ascoltare
Perche è bello dirsi che è normale
Vergognarsi appena dopo aver fatto l’amore
Dirsi che è normale
Non ti domandare non c’è niente da sapere
È che a volte il silenzio ha il suo valore
Perché tu sai che quando non so cosa dire
Preferisco stare ad ascoltare
Tanto è inutile spiegare che ogni mio equilibrio
È momentaneo e la mia anima veloce
Un istante cambia forma alla mia mente
cambia forma alla mia mente.. uooo
mi piacerebbe indovinare la fonte autentica
del tuo piacere, quando mi fissi senza mai parlare
perché è da tanto tempo che mi vuoi avere
e poi mi piace che mi stai a sentire
e per quanto è banale tu mi fai parlare
e la tua voce chiama tante cose che non so davvero dove cominciare
dove cominciare
Dirsi che è normale
Non ti domandare non c’è niente da sapere
È che a volte il silenzio ha il suo valore
Perché tu sai che quando non so cosa dire
Preferisco stare ad ascoltare
Tanto è inutile spiegare che ogni mio equilibrio
È momentaneo e la mia anima veloce
Un istante cambia forma alla mia mente
cambia forma alla mia mente x 2.
Dirsi che è normale
Non ti domandare non c’è niente da sapere
È che a volte il silenzio ha il suo valore
Perché tu sai che quando non so cosa dire
Preferisco stare ad ascoltare
Tanto è inutile spiegare, che ogni mio equilibrio
È momentaneo e la mia anima veloce
Un istante cambia forma alla mia mente
cambia forma alla mia mente
sabato 12 giugno 2010
IDEA
giovedì 10 giugno 2010
I FIGLI
Se riesci a mantenere il controllo quando tutti intorno a te lo perdono
e te ne fanno una colpa;
se riesci ad aver fiducia in te stesso quando tutti ne dubitano,
ma concedi attenuanti al loro dubitare;
se riesci ad aspettare e a non stancarti nell’attesa,
o quando gli altri mentono tu non ti abbandoni alla menzogna,
o quando ti odiano non ti abbandoni all’odio,
e tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggiamente;
se riesci a sognare senza che i sogni diventino il tuo padrone;
se riesci a pensare e a non fare dei tuoi pensieri il tuo scopo,
se riesci ad affrontare il Trionfo e la Sconfitta
e a trattare questi due impostori allo stesso modo;
se riesci a sopportare di sentire la verità che hai detto
distorta da bricconi per abbindolare gli sciocchi,
o a vedere le cose a cui tu hai dedicato la vita, rotte,
e a chinarti e ricostruirle con arnesi logori;
se riesci a fare un solo fascio di tutte le tue vincite
e rischiarle in blocco a testa e croce,
e perdere, e ricominciare tutto da capo,
e non dire una parola sulla perdita;
se riesci a costringere cuore, nervi e tendini
a servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
e a non mollare quando non resta altro in te
che la Volontà che dice “Non mollate!”
Se riesci a parlare alla folla e a mantere la tua integrità,
a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
se né i nemici né gli amici più cari possono ferirti,
se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
se riesci a riempire un implacabile minuto
con sessanta secondi degni di essere vissuti,
tua è la Terra e tutto quello che è in essa,
e, quel che più conta, tu sei un Uomo, figlio mio.
(Rudyard Kipling)