Si dimenticano molte cose del proprio passato e le si caccia di proposito dalla mente: cioè si vuole che la nostra immagine, che irraggia dal passato verso di noi, ci inganni,lusinghi la nostra presunzione - noi lavoriamo continuamente all'inganno di noi stessi. E ora credete voi, che tanto parlate e decandate "l'obliar se stessi nell'amore", lo "sciogliersi dell'io nell'altra persona", che ciò sarebbe qualcosa di sostanzialmente diverso? Dunque si infrange lo specchio, ci si immagina in un'altra persona che si ammira, e si gode poi la nuova immagine del proprio io, anche se la si chiama col nome dell'altra persona - e tutto questo procedimento non sarebbe inganno di sè, non sarebbe egoismo, gente strana! Io penso che coloro che nascondono qualcosa di sè a se stessi e coloro che a se stessi si nascondono come tutto, sono uguali in ciò a coloro che commettono un furto nella camera del tesoro della conoscenza: dal che risulta contro quale reato ci metta in guardia il detto "conosci te stesso" .
F. Nietzsche "Umano troppo umano"
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