martedì 31 maggio 2016

Sventurato novembre





A piedi nudi
sui rotti vetri dei ricordi
tra pezzi taglienti,
colorati.
Sanguinanti ferite
che non sentono dolore
per le urla
silenziose di ieri .
Anima nebbiosa
vissuta nell' incerto
futuro
appesa all'asta
di giorni bui.
Scoppietta la pioggia
sui tetti
lacrime nascoste
rigano campi sterili
per far sbocciare fiori
al suono melodico
di un errante pianista.
Annaspo nel buio
cercando quel che
non c'è,
quel rubato
da una sventurata
notte di novembre.
Il silenzio tace
in parole mai dette
sostituite dal gelo
di occhi dischiusi
di donne separate
unite da sempre
in un abbraccio sognante.



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